Progetti di ricerca

Paying the China Price: l’inserimento della Cina nell’economia globale

Paying the China Price: China's integration into the global economy

Ambito disciplinare Macroarea 3

Area scientifica Area 16 - Scienze politiche e sociali

Tipologia finanziamento B.I.R.D. - Budget Integrato per la Ricerca dei Dipartimenti

Tipo di progetto Nazionale

Stato progetto Aperto

Responsabilità scientifica Coordinatore

Data avvio: 15 November 2020

Data termine: 15 May 2023

Durata: 30 mesi

Importo: € 50.000

Partecipanti:

Nicola Degli Esposti

Elena Calandri

Devi Sacchetto

Enrico Zamuner

Roberto Ventresca

Francesca Congiu

Vincenzo Maccarrone

Daniel Maul

Francine McKenzie

Edmondo Montali

Principal investigator:

Francesco Petrini

Abstract:

La ricerca mira a ricostruire i modi dell’integrazione della Cina nel sistema internazionale di scambi tra gli anni Ottanta del XX secolo e il primo decennio del XXI.
L'integrazione dell’economia cinese nei circuiti commerciali e finanziari del capitalismo ha rappresentato il pilastro centrale della globalizzazione negli ultimi trent’anni. In particolare, essa ha consentito di risolvere la crisi di profittabilità del capitalismo emersa nei “lunghi anni Settanta”. Le merci a basso costo cinesi soddisfacevano la domanda del “consumatore indebitato” al contempo minando il potere contrattuale dei lavoratori nei Paesi del centro capitalista. In definitiva, si può sostenere che il ritorno della Cina a potenza economica globale sia stato un ingrediente indispensabile per garantire le compatibilità economiche e politiche del capitalismo neoliberale. Salvo poi farne esplodere le contraddizioni con l’emergere sempre più evidente di una sfida cinese all’egemonia statunitense.
In un’ottica che considera la globalizzazione come un processo che ha richiesto precisi sforzi di regolazione e governo, ci interessa capire come sia avvenuto l'inserimento della economia cinese nei circuiti capitalisti. L’impatto di tale epocale rivolgimento solleva diverse questioni interpretative: Quali obiettivi intendevano perseguire le classi dirigenti dell’epoca negoziando i modi della inclusione cinese nei circuiti commerciali e finanziari internazionali? Come ne sono state discusse le conseguenze nel dibattito pubblico? Quali resistenze tali processi hanno sollevato? Come queste sono state risolte? Quali effetti ha avuto l’adesione al sistema di scambi e di governance occidentale sulla società e la politica cinesi? In quale misura e per quali aspetti essa si può ancora ritenere un sistema diverso da quello capitalista occidentale?

Obiettivi:

L'obiettivo della ricerca è una migliore comprensione delle dinamiche che negli ultimi trent’anni hanno caratterizzato l’ascesa della Cina a potenza economica globale, nella convinzione che una migliore conoscenza del passato sia la chiave per capire lo stato di cose presente e per lanciarsi, con un minimo di plausibilità, in previsioni per il futuro. Dal lato cinese, la ricerca mira a evidenziare le trasformazioni che la condizione del lavoro ha subito in questi decenni e le conseguenze che questa trasformazione ha prodotto a livello interno e internazionale. Dal versante dei Paesi a capitalismo “maturo”, il taglio transnazionale consentirà di cogliere più nel profondo le ragioni, gli interessi, i conflitti che l’incontro con l’“ircocervo” cinese ha smosso. In linea generale, la ricerca ovviamente non si propone di coprire la totalità dei temi toccati. Essa costituirà un tassello di un più ampio mosaico sulla costruzione della globalizzazione tra fine XX e inizio XXI secolo, globalizzazione intesa come processo che ha richiesto dosi massicce di governo e regolazione per essere portato in vita e operare.

Piano delle attività:

I fondi del progetto sono stati utilizzati per una serie di missioni finalizzate all'acquisizione di fonti primarie relative ai temi della ricerca. In particolare, periodi di ricerca sono stati svolti presso:
- gli archivi dell’Unione Europea presso lo European University Institute;
- gli archivi nazionali britannici a Kew Gardens (Londra);
- gli archivi del sindacato britannico, conservati presso l'Università di Warwick;
- gli archivi della principale confederazione di rappresentanza imprenditoriale britannica, sempre presso l'Università di Warwick;
- gli archivi dell'Istituto internazionale di storia sociale di Amsterdam (in particolare, ma non solo, le carte del movimento sindacale internazionale);
- gli archivi del Ministero degli Affari Esteri francese (Parigi).

Oggetto di ricerca sono state anche le fonti archivistiche online, quali l’archivio del General Agreement on Tariffs and Trade (GATT); gli archivi della Margaret Thatcher Foundation.

Un aspetto importante della ricerca ha riguardato le fonti secondarie, in particolare la stampa economica internazionale, per la quale l’assegnista ha raccolto la quasi totalità degli articoli pubblicati da The Economist e Financial Times su politica e economia cinesi tra il 1978 e il 2008.
I documenti raccolti sono stati messi a disposizione del gruppo di ricerca, caricandoli online.

Un workshop di discussione dei primi risultati del progetto si è tenuto a Padova il 22-23/11/2022.

L’estensione del progetto per ulteriori sei mesi mira a completare le ricerche già avviate, in particolare quelle presso gli archivi britannici, dove i sondaggi già svolti non hanno consentito di esaurire la ricognizione dell’ingente materiale archivistico colà presente. Inoltre, durante il periodo di proroga, l’assegnista approfondirà le ricerche riguardo alla competizione Cina-Occidente in Africa, recandosi in Kenya per una serie di interviste circa gli investimenti e l’influenza cinese in loco.

Contatti:

francesco.petrini@unipd.it